lunedì 31 dicembre 2007

IPSE DIXIT !


Arte è ciò di cui non si capisce il significato,
ma si capisce avere un significato


Ogni ritratto dipinto con passione è il ritratto dell'artista,
e non del modello.
(O.Wilde)

L'opera d'arte è sempre una confessione.
(U. Saba)

L'arte non deve mai tentare di farsi popolare. Il pubblico deve cercare di diventare artistico.
(O. Wilde)


Un'aspirazione chiusa nel giro di una interpretazione, ecco l'arte.
(B. Croce)

L'arte di un popolo è specchio fedele della sua mente.
(J. Nehru)

Bisogna essere un uomo vivente ed un artista postumo.
(J. Cocteau)

L'artista è un uomo che non prostituirà mai la sua arte,
eccetto che per denaro.
(H. Meyers)

Ama l'Arte, tra tutte le menzogne è ancora quella che mente di meno!
(G. Flaubert)

Nel momento in cui ingannate per il gusto della bellezza,
vi rendete conto di essere artista.
(M. Jacob)


Artista è soltanto chi sa fare della soluzione un'enigma.
(K. Kraus)

Imparare a vedere è il tirocinio più lungo di tutte le arti.
(De Goncourt)


La realtà è un frastuono di cui l'arte deve saper fare un'armonia.
(A. Graf)


mercoledì 26 dicembre 2007

AUGURI 2007/2008

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AUGURI
DI BUON NATALE
BUON CAPODANNO
BUONE FESTE
E BUONA BEFANA,
E CHI è STATO BUONO
LO SA
E CHI NON è STATO BUONO
LO SA, LO SA BENISSIMO!
:)


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domenica 16 dicembre 2007

Il Volto di Cristo

Dato che siamo sotto Natale (e anche questo era un discorso che volevo far da un po’ di tempo) parlerò un po’ dell’Altissimo Signore Dio Nostro. Anzi no aspetta, non così in alto, non so no in grado, parlerò di Gesù Cristo, il figlio per intenderci, quello che si è incarnato in terra; faccio queste precisazioni così in modo che sia chiaro per tutti, per chi ci crede e per chi no. Questo non è un post sulla religione. La riflessione che vado a fare mi è venuta in mente un paio di mesi fa ormai e devo darne merito al professor Stefano Ferrari e al suo programma d'esame di Psicologia dell’Arte. Uno degli esami più interessanti che abbia mai fatto. - Permettetemi prima una nota di colore; una così detta battuta di settore: Premessa: uno dei testi trattava anche del senso del perturbante e del sosia. Mentre aspettavo il professore all'appello, io facendo l'esame da non frequentante, e avendolo visto solo una volta in foto sul sito, vedendo che tutti gli altri esaminandi come me si alzano al passare di un distinto signore, chiedo al primo ragazzo a fianco: è lui? e questo mi risponde: No è un sosia! è un sosia! è perturbante! è molto perturbante!!" :) - Andiamo a iniziare. In uno dei capitoli dei libri che avevo si parlava del volto di Cristo di com’è stato rappresentato durante i secoli. E della differenza tra Sindone, Veronica e Icona. Veronica che qui a sinistra vedete nella foto fatta da me medesima alla vetrata della Basilic of Holy Blood a Bruges in Belgio (Santa Veronica, comunemente conosciuta come la donna che asciugò con un panno il volto di Cristo lungo la Via Crucis; letteralmente si indentifica con il nome Veronica il fazzoletto con cui una certa Elisabetta asciugò il volto di Cristo; Veronica = Vera Icona / per saperne di più: http://www.santiebeati.it/dettaglio/62275) .. e mentre parla di tutto ciò diceva anche che, non solo l’uomo è stato fatto a immagine e somiglianza di Dio, ma anche viceversa! Nel senso che l’uomo si figura Dio a modo suo, nel suo modo di uomo. Da ciò si finiva col dire che tutti noi abbiamo in mente una certa immagine del volto di Cristo e Dio Padre, e che molto probabilmente se succedesse davvero che Gesù Cristo venisse sulla terra e si reincarnasse nelle sue proprie fattezze umane, e per caso non corrispondessero a quello che noi abbiamo in mente, noi non lo riconosceremmo come tale. Alchè mi sono chiesta quale sia la mia privata immagine del volto di Cristo. E mi sono risposta così: per forza quello del film di Zeffirelli Gesù di Nazareth del 1977. Poi mi sono chiesta chi è l’attore. L’ho trovato: tale Robert Powell. Insomma, sicuramente sarò scontata, ma secondo me quello era Gesù Cristo in carne e ossa, non so se mi spiego. Come altro può essere fatto? Anche quello di The Passion di M.Gibson non è male, ci somiglia ma non è lui! E' un sosia appunto! Pensavo che quell’attore, dopo i 3 film su Gesù non avesse più fatto altro, certo pensavo non si poteva compromettere ormai! E invece no, ho scoperto che ne aveva fatti altri! Quelli prima sono: La Perdizione 1974, Tommy 1975 e Al di là del bene e del male 1977, stesso anno di G. d N. Poi nel 1982 Il Gobbo di Notredamme. Tutti film che mi guarderò bene dal vedere se non voglio poi restare senza dio! Ok quelli prima non contano, ma forse la mia teoria del non compromettersi dopo non è del tutto sbaglaita, stando al fatto che il primo film dopo quello è distante 5 anni, e poi non ce ne sono altri. O no? Comunque accertato il fatto che se Gesù Cristo un giorno si dovesse reincarnare e presentarsi giusto a me, se non avesse le fattezze di Robert Powell io gli darei dell’impostore! Quella è la MIA Immago Christi. Poi mi sono chiesta quale fosse a livello figurativo. Dato che di quadri di Battesimi di Cristo, Ecce Homo, Cristo alla Colonna, Resurrezione eccetera ne ho studiati tanti, alla fine dopo una lunga ricerca l’ho trovato. È un Ecce Homo del 1893, mai sentito parlare di Joaquin Martinez DeLaVega? Ecco quest’artista ha dipinto esattamente la mia immagine di Cristo. E tu? ci hai mai pensato? se arrivasse uno biondo per esempio? Gli crederesti? Devo dire che un paio d'anni fa, una produzione RAI nel 1999 aveva azzardato un Gesù fisicamente tipo ragazzone californiano, tale Jeremy Sisto...e infatti non mi aveva convinto per niente. Robert VS Jeremy 1:0 ! Mi dispiace Jeremy, hai fatto del tuo meglio, nessuno è perfetto! però volevo aggiungere un'altra cosa:

“Alcuni studiosi sostiengono tuttavia che, in base alle usanze ebraiche dell'epoca, Gesù non poteva portare i capelli lunghi. A supporto di questa tesi si cita un passo di San Paolo (Prima Lettera ai Corinzi 11,7-16) che definisce "indecoroso" lasciarsi crescere i capelli. .Inoltre, poiché Giuda lo baciò per farlo riconoscere, si presume che Gesù fosse una persona come tante altre, senza caratteristiche fisiche di spicco.”

Ecco, ma allora perchè in tutti i film ha sempre i capelli lunghi? e anche nella Sacra Sindone ci sono barba e capelli lunghi (ammesso che sia davvero lui e non un uomo qualsiasi come qualcuno sostiene). ... non saprei... non ho mai visto raffigurazioni di Gesù con capelli corti. O sbaglio? se ne trovate ditemelo pure. Sbarbato sì, vedi per esempio il 'Cristo Benedicente' di Raffaello, e infatti, in fondo in fondo non mi ha mai convinta neppure quello, ma con i capelli corti non mi pare...

'Nel periodo tardo antico, con la secolarizzazione del culto cristiano e il distacco dalla tradizione ebraica, si diffondono rappresentazioni dirette di Gesù raffigurato come giovane imberbe fino al 6sec; entro il 4sec compare anche il Gesù barbuto e con i capelli lunghi, che diventerà la sua raffigurazione canonica (ad es. S.Apollinare Nuovo a Ravenna)

Successivamente il Gesù imberbe scompare dall'oriente mentre appare talvolta nell'arte carolingia e romanica. L'affermarsi dell'immagine barbuta venne influenzata dall'affermarsi di immagini ritenute autentiche come il Mandylion e la Sacra Sindone. In età bizantina l'iconografia di Gesù viene codificata rigorosamente, anche a seguito della disputa sull'iconoclastia.

Dal Rinascimento si ha in Occidente un'evoluzione, rompendo la fissità delle raffigurazioni bizantine. In quest'epoca la figura di Gesù si laicizza e diventa il prototipo dell'uomo perfetto. Tale visione avrà il suo massimo esponente in Michelangelo che nel Giudizio universale recupera l'immagine paleocristiana del Cristo imberbe.'

sabato 15 dicembre 2007

Raffaello Sanzio (parte1)


"Sicurissimamente può dirsi che i possessori della dote di Raffaello non sono uomini semplicemente, ma dèi mortali" Giorgio Vasari

Cosa volete che vi dica?

Io sono innamorata di Raffaello.

Nasce il 6aprile venerdì santo 1843 a Urbino
muore il giorno del suo compleanno nel 1520.

Questo che credo sarà il primo, come si evince dal titolo, di molti post su Raffaello; non voglio far una monografia ma sicuramente riferimenti costanti ce ne saranno. Invece di far un post lungo un tema che nessuno finisce di leggere, meglio vari e scorrevoli.

Ma perchè mi piace Raffaello? Le sue Madonne sono una più bella dell’altra, (*seguirà Post a parte sulle Madonne) e poi non è da tutti i dipinti 500eschi finire su magliette, borse, tv e merchandising vario di tutto il mondo no? Se può essere un complimento... come disse una volta il mio prof di letteratura italiana: ‘Dante è uno dei pochi che ha nei secoli il privilegio di essere citato anche da chi non sa neanche chi fosse.’ Ed evidentemente anche i due pensosi cherubini della ‘Madonna Sistina’ hanno questa inconsapevole fortuna ... Comunque dicevo, perchè mi piace Raffaello? Diversi motivi. Senza usare parole da vera critica artistica, auliche o enciclopediche... lo trovo, come dire, liscio, pulito, elegante... anche nelle scene di ‘movimento’, come il 'San Michele che sconficce Satana’, o i san ‘Giorgio che sconfigge il drago (dal 1504 al 06) tutto è in ordine. (*seguirà post a parte sui San Giorgio) D’altra parte anche Renoire, di ritorno dal suo viaggio in Italia nel 1881, visto Raffaello, disse: io non so disegnare! Così cerca di cambiar stile e dar risalto ai contorni delle figure (vedi Gli Ombrelli). Da dire che comunque a me piace Renoire prima e dopo la galvanizzazione italiana! Poi va bè ho un ricordo particolare legato a Raffaello. Nel periodo in cui abitavo a Bologna, abitavo nel quartiere di Porta Castiglione, e vi invito a vedere ‘dal vivo’ chi era tale gentiluomo nel magnetico ‘ritratto di Baldassarre Castiglione’ 1514. E che dire de ‘Le tre Grazie’? Opera alla quale anche io ho voluto rendere un mio modesto, ma non meno enigmatico, omaggio. http://alessiaromeo.blogspot.com/search/label/fotografia
Chi la vuole interpretare la interpreti come voglia. Come quel signore che, alla mostra nel 2005 in cui l’ho esposta, guarda, si gira verso la moglie a braccetto e dice: Povero Raffaello! Si sta rivoltando nella tomba! Io ero lì poco più dietro e ovviamente nessuno sapeva fossi io l’autrice, e ovviamente non ho detto niente. Mentre una mia collega d’università l’ha guardata per un po’ in silenzio e poi ha detto sorridendo: che sottile ironia! Brava Ale!... Comunque dici va bè le tre grazie le hanno fatte tutti in un modo o nell’altro, sì va bè ma a me piacciono queste di Raffaello, senza niente togliere all’insostenibile leggerezza dei marmi di Canova. Soprattutto mi piacciono di più da quando ho ‘scoperto’ cosa erano in effetti le tre Grazie e perchè abbiano quelle tre mele in mano, le così dette mele di Afrodite. Le tre garzie ho scoperto essere: saper dare, saper ricevere, saper restituire.

Una volta ho visto per caso un pomeriggio in tv un film sulla sua vita, vecchio, in bianco e nero, e mi è rimasta impressa la frase che Raffaello dice a un suo discepolo, riguardo gli altri apprendisti che stavano lì a disegnare prove su prove. Il discepolo chiedeva il permesso per mandar tutti a casa prima per oggi, e lui dice: ma sì, lascia che si godano il maggio!’ ...Il maggio!... È così elegante! E io da quella volta ogni volta posso usare questa frase dandomi un tono la uso! Ovvio non credo ci sia nessuna prova storica che lui abbia detto proprio questa frase in quell’occasione, fuguriamoci, una frase da tuti i giorni, ma già il fatto che io l’abbia sentita dire dalla bocca dell’enfant prodige per me acquista valore assoluto di frase storica! Nel film poi si parlava anche del fatto che si dicesse che Isabella d’Este (donna di tutto rispetto di cui ho visitato la camera vedovile al Castello di Mantova) fosse innamorata di lui, e continuava a chiedergli un ritratto, ma lui declinava sempre con eleganza. Allora lei gelosa fa rapire la fidanzata, la famosa ‘Fornarina’ –Margherita- , e altre cose. Insomma il film mi è piaciuto ma non sono più riuscita a trovarlo da nessuna parte. ‘Sappiamo dal Vasari che l’artista conviveva con una fanciulla che teneramente amava, da cui decise di separarsi, per motivi religiosi solo poco prima della morte’( http://www.exibart.com/notizia.asp/idnotizia/4285) ma io non mi ricordo dove (e chiedo scusa se questa frase torna spesso nei miei discorsi) avevo letto che lui aspirasse a diventare Cardinale ma che era promesso a una ragazza di rango diciamo (non Margherita la Fornaria che era figlia di un fornaio), con la quale però rimandava sempre la decisione delle nozze con la scusa del lavoro per i suddetti motivi: Fornarina e desiderio di diventare Cardinale. Non dimentichiamo Isabella d’Este, gelosa come una gazza ladra... insomma era un po’ il bello del paese và! Unica macchia, e mi ricordo benissimo dove l’ho letto stavolta perchè ci sono rimasta malissssimo (‘Le Cortogiane Oneste’ libro che parla della storia delle prostitute nel 500 e 600 a Roma e Venezia) dice che lui come tutti gli artisti, e come tutti quanti al tempo usava andare dalle così dette cortigiane oneste... vale a dire le signorine a pagamento. Ecco questo no poprio no! Non ci stava! ...Altro che cardinale!

mercoledì 12 dicembre 2007

Il Codice da Vinci. (Ovvero: Errata Collocazione)

Giorni fa mi sono lasciata convincere a vedere ‘Il codice da Vinci’. Più che altro per necessità perchè non c’era altro da vedere... non è che smaniassi dal vederlo e non so perchè, anche con tutta la pubblicità che hanno fatto mi è passato inosservato... e poi nel frattempo avevo raccolto pareri discordati: il mio ragazzo ha letto il libro e gli è piaciuto, non mi ricordo chi aveva criticato il fatto che ‘un film che parla di Leonardo da Vinci e non c’è una scena girata in Italia!’ (va bè critica criticabile questa), qualcun’altro aveva visto il film e gli era piaciuto altri no, va bè de gustibus non est disputandum e alla fine l’ho visto anch’io. Nelle scene iniziali soprattutto si vedono delle stanze del Louvre con molte opere che effettivamente si torvano lì. Premetto che non sono mai stata al Louvre e nemmeno a Parigi, ma ovviamente prima o poi nella vita ci devo andare; vedi Parigi e poi muori... (come Napoli no?). Il weekend scorso una mia collega c’è andata. Dialogo: collega1: I’v been in Louvre! Collega2: have you seen the Monnalisa? Collega1: yeees! She’s amazing! Collega2: did she smile at you? ...ah ah :) . chiusa parentesi. Torniamo al Codice Da Vinci. Qui mi tocca aprire una parentesi di critica cinematografica: Sarà perchè l’ho visto in lingua italiana che ne so, ma la protagonista femminile era meno espressiva di Dana Scully nelle prime due serie di X-Files. L'espressione che vedete nella foto in alto è pressochè la stessa per tutto il film! E attenzione! Lei è quella in basso a destra, non quell'elegante signora alle sue spalle, che, anche a distanza di secoli, almeno accenna ad un sorriso! Il muro del pianto è più espressivo. E poi l’ ignoranza in generale della protogaonista lasciava senza parole. Come quella volta che alle scuole superiori una mia compagna di classe ha avuto il coraggio di dire nell’interrogazione di storia dell’arte ‘Bruno Elleschi’ invece di Brunelleschi... Filippo. Io ho sgranto gli occhi e mi vergognavo x lei, invece fossi stata la prof sarei svenuta credo. Comunque torniamo alla protagonista del film... Ti concedo che puoi non sapere del dettaglio della mano in più e della persona ‘femminile’ nel quadro dell’ultima cena, perchè è un particolare che il turista, il profano, l’ignorante in materia diciamo, non sa, non se ne accorge, e interpreta il quadro in modo precostituito cioè da quello che il titolo dice, cioè una cena di soli maschi. Ma ammesso e non concesso che tu possa non sapere dell’esistenza delle Crociate, e che esistono anche i Vangeli apocrifi, o che tu lo sappia magari non sai che lasciano intendere che Maria Maddalena fosse ‘ l’amante’ o compagna di Gesù, ma ripeto ammesso e NON concesso, perchè vuol dire che altro che collegio, hai vissuto in un’isola deserta, e se hai vissuto in’isola deserta come fai a fare la polizziotta o que che è a Parigi?? comunque... quando il super docente delle Sette e dei Templari spiegava la storia del Santo Graal e di Maria Maddalena eccetera questa cadeva dalle nuvole in picchiata come un boing747 in avaria ... Ora io dico una cosa: dato che l’ambientazione del film è contemporanea, e la ragazza nel film è giovane, avrà attorno ai trenta non so, io mi domando e dico: ma a scuola, ovunque tu le abbia fatte, mai sentito parlare delle Crociate? Mai visto un film che ne so sul medioevo, o su Gesù di Nazaret dove c’è Maria Maddalena? O mai visto nememno India Jones e l’ultima crociata che parla del Santo Graal?? O La leggenda del Re Pescatore con Robin Williams e Jeff Bridges? Insomma qualcosa di storico culturale o un qualsiasi film che si rifesce a qualcosa del genere in cui possano centrare le crociate o la religione, Mha!... Certo noi italiani siamo più fortunati, non possiamo non saperlo, perchè il nostro San Francesco d'Assisi è stato anche cavaliere nelle crociate, e va bè questo te lo dice la suora alle elementari... ma tu, dico io, inglese o francese che tu sia, ma come fai a non averne neanche mai sentito parlare?? mha! Tra un po’ risolvevi il cubo di Rubik a tre anni... mha!... Comunque dicevo, a parte l’abbacinante ignoranza della ragazza, il film è una specie di polizziesco-caccia al tesoro europeo intrigo internazionale e delirio mistico religioso, e finisce al punto di partenza. E va bè, a parte che a me i gialli e polizieschi personalmente non piacciono, non mi dilungo oltre e arrivo al punto in cui vi spiego il perchè alla fine questo film non mi è piaciuto. A un certo punto, verso la fine, dove si vede un consiglio di cardinali che credo fossero in Vaticano, ma non è detto, insomma nella grande sala, cosa c’è alle spalle del tavolone per dare un tono all’ambiente? La ‘Cattura di Cristo nell’orto’ del Caravaggio del 1601. ... Stupendo e maestoso. Dà lustro alla stanza... e siccome penso siano in Vaticano con molta probabilità uno lo prende per l’oroginale, perchè dovrebbero avere una misera copia? Ci sono tutti gli originali ai Palazzi Vaticani... Caravaggio ha lasciato altre stupende opere a Roma... insomma sì pensi è lì perchè è sempre stato lì, fin dall’origine appunto. Anzi nemmeno te lo chiedi sarà originale, come quelle che hai visto prima al Louvre... Peccato che questa magniloquente opera sia alla National Gallery of Ireland a Dublino (Ireland che è abbasta distante da Roma no?) Lo so perchè in questi mesi mi torvo proprio a Dublino e sono andata più volte ad ammirarla dal vivo e direi che vale la proprio la pena di un viaggio fin qui. Per me è la miglior opera di tutto il museo. Io l’ho vista più volte (perchè fortunatamente qui i musei sono gartis), a 5 centimetri di distanza e senza vetro davanti, e vi giuro che resto sempre incantata. Quasi come i quadri di Vermeer che sono subito dopo, peccato che quetsi sono piccoli. Comuqnue tornado al Caravaggio magari pensi: bè va bè, magari prima era in Vaticano e poi l'hanno portata a Dublino, può essere. NO invece che non può essere! Prima quando? Vi ricordo che il film è ambientato nei giorni nostri, 2006, ma questo quadro (per anni attribuito a tale Gherardo delle Notti) era in possesso dei Padri Gesuiti di Dublino fin dagli 30 del nostro secolo, donatogli da una vedova con la suddetta attribuzione. I Gesuiti stessi poi in tempi recenti lo 'prestarono' stabilemente alla Nationa Gallery della città. Mi dispiace ma questa svista del regista o chi per lui non si può accettare se fai un film in cui tratti d'arte in un modo o nell'altro! Come dire 'io in salotto ho un Van Gogh del 1895' quando lui è morto 5anni prima. Quindi: già il film non mi stava dicendo granchè, poi ho riconosciuto questa ‘errata collocazione’ chiamiamola così, e in più alla fine del film quando Tom Hanks se la fa a piedi dall’hotel fino al Louvre (che mi hanno detto essere molta molta strada!) in pigiama e in ciabatte, ho pensato ‘va bè, visto anche questo, next please.’ ...L’unica cosa che mi ha destato interesse in questo film è quasi alla fine: la chiesa di Rennes-le-Château, in Scozia, di cui non avevo mai sentito parlare, e che mi piacerebbe andare a visitare prima o poi.
Vi farò sapere... .

giovedì 6 dicembre 2007

Fisiognomica


L’opera che qui vedete è ‘Giovane donna allo specchio’ di Giovanni Bellini del 1515. Ora: non vado a parlare dello stile, nè di chi sia questa ragazza, o del riflesso nello specchio o del paesaggio alle spalle, nè della strana trama del tappeto (che somiglia a al tappeto persiano di casa mia) e nemmeno del foglietto in basso a destra (che detto tra noi secondo me è la ragione per la quale si sta facendo bella)... No niente di tutto ciò. Volevo parlare di questo quadro perchè secondo me la donna/ragazza in questione assomiglia a mia madre da ragazza. Gliel’ho sempre detto, una volta gliel’ho fatta anche vedere e lei ha detto: “a mee?? Mha!” Mia madre oggi ha 57 anni, non li dimostra, e quando era ragazza era davvero bella. Occhi verdi e capelli lunghi biondi, magra, anche se non esattamente 1 metro e 80 era una bel figurino. Lei somiglia a sua mamma mia nonna, e tutti dicono che io a mia volta sono la sua/loro copia, e in effetti è vero, ma mica lo dico per dirmi da sola che sono bella, no! Anche perchè da lei ho preso anche l’altezza o meglio la bassezza diciamo: mai nonna era altra un metro e un tappo, mai mamma un metro e 2 tappi, e io forse un metro e 3 tappi. Lo dico perchè è vero. Addirittura una volta ho fatto vedere una foto di mia madre 18enne (stile figlia dei fiori, mia mamma è del 50, ergo nel 68 aveva 18anni, foto in bianco e nero, coi jeans a vita bassa, capelli lisci con la riga in mezzo) al mio ragazzo dell’epoca, dicendo al volo indovina chi è? e lui ha prima vista detto: “bè sei tu Ale che domanda è?” chiusa parentesi. ... Dicevo: secondo me, dentro di me, quella ragazza del 1515 è mia mamma! Ogni volta che mi capita di vedere questo quadro penso a lei, quindi per me ormai dentro di me le due persone si equivalgono. E se potessi comprarlo originale glielo regalrei! Ma per ora accontentiamoci di un poster... E c’è un’altro quadro (questo che viene dopo) di Egon Shile, del 1917, che non ha neanche un titolo definito, una cosa come ‘Donna sedua col ginocchio in su’ che invece secondo me è mia sorella! Colta in uno dei suoi tanti look al tra i 16 e i 20 anni se non sbaglio. Anche questo gliel’ho fatto vedere e lei ha detto: iooo??? ...Tra i due quadri ci sono secoli di distanza, ma che ci posso fare? Ora tutto ciò per dire: non è mai capitato a nessun’altro di veder in un quadro famoso uno che conosci? Eppure studi sulla fisiognomica dicono che le facce si ripetono a distanza di secoli e che certi tratti non passano mai, certi geni restano più attivi di altri. Dipende anche dai lunghi poi. Per esempio è dimostrato, dimostratissimo direi, che sulle isole la gente si somigliadi più. Ve lo dico dal pulpito irlandese in cui mi trovo in questi mesi che i bambini sono tutti uguali! Da adulti cambiano un po’, ma prorpio poco, ma da piccoli son fatti con lo stampino dei dolci. Allora questo per dire che come io somiglio a mia mamma, anzi la copia, lei era la copia della sua di mamma, e mia mamma di nuovo somiglia a una ragazza del 1500, la quale somigliava a sua mamma che ne so ecc ecc. Mio fratello somoglia a mio nonno paterno, mia sorella alla nonna paterna, mio nipote è la fotocopia in miniatura di suo padre ecc ecc.... sì ma questo a chi interessa? Così per dire... Ooh tu che leggi (vocativo!) questo post che ti sembra parli del nulla, ti sei mai accorto se hai parenti illustri lontanissimi immortalati al Luovre o ai Palazzi Vaticani? Io sì: due! Tiè! E quel che è danotare è ch vale per tutti: dal tuo insopportabile vicino di casa o il tuo migliore amico di tutti i tempi!... facci caso e poi dimmi!


AUTORE IN QUESTIONE

Nome: Alessia
Cognome: Romeo
Nata a: XYZ
Il: 01/03/1977
Cittadina del mondo


Diploma Magistrale
Laureata Dams Arti Visive





hobby: http://alessiaromeo.blogspot.com
Occupazione: varie ed eventuali
Segni particolari: snobbista


RAGION D'ESSERE

Da tanto tempo sentivo il bisogno di condividere col mondo tutte le 'critiche' sulle varie opere artistiche che mi passavano per la mente, e alla fine ho deciso che questo era il momento giusto (prima che me li dimentichi) e questo è lo spazio deputato. Le critiche sì... che poi un quadro, o una qualsiasi opera che sia, oltre che critiche, e anzi più che quelle, fa scature prima di tutto secondo me un numero infinito e concentrico, centrifugo e centripeto, multiplo e divisibile di ricordi e sensazioni ... con annessi e connessi... no? Vedere ci è concesso nella vita molto più che capire. Interpretare per la maggior parte delle volte è un lavoro lungo e cerebrale che non tutti hanno voglia di fare. Iconografia, iconologia, simbologia... parole che la maggior parte delle persone non sa spiegare o distinguere... ma ciò non vuol dire che una persona qualsiasi non possa dire la sua davanti alla visione di un'opera qualsiasi. Ti è mai capitato di dire questa 'cosa', statua o quadro che sia (la musica fa discorso a parte) mi fa venire in mente un'altra cosa che non centra niente? e quello che ti ascolta ti risponde sì in effetti non c'entra niente. Ma tu, dentro di te, nel tuo intimo, pensi come disse Nanni Moretti: "non c'entra ma c'entra!" Ecco questo intendo... Nella mia ancora in corso formazione di critica dell'arte, certo modestissima mi è parso di capire che le critiche ad un'opera valgono per quel che valgono, indipendentemente da chi le dice. Possa essere il più famoso dei luminari o l'ultimo degli uomini: il primo può aver un corollario di spiegazioni per convincerci, l'altro può non averne, ma le sensazioni che lo portano a 'dire la sua', a parlare di un particolare più che di un altro sono tutte valide, perchè private e personali. Con 'valide' non intendo dire oggettivamente e storicamente riscontrabili, quelle ok ce le può dare lo storico. Sono dell'idea che solo l'autore ha la chiave di quel che voleva dire. E qui si crea una situazione paradossale. Per capire un'opera bisognerebbe che l'autore stesso lasciasse una spiegazione dettagliata, una specie di manuale autografato opera per opera, dalla quale ad interpretare non si può scappare, basta leggere le avvertenze. Ma questa cosa non è possibile, e anche quando lo fosse non è una cosa che un autore di sente di fare. Primo perchè sono del parere che ogni persona ha solo un modo (e qualcuno nemmeno quello) in cui riesce ad esprimersi al massimo, e di solito linguaggio scritto e linguaggio visivo non coincidono direi. Secondo, mettere per iscritto le sensazioni? Sapere esattamente cosa si sente, come dirlo, e come verrà interpretato? Se non impossibile diciamo che non è concesso proprio a tutti no? Parlo anche per la mia piccola esperienza personale. Mi è stato chiesto di scrivere quel che avrei voluto fosse vicino alle mie opere per una mostra, una specie di presentazione: ora, anche se le mie opere in questione non erano certo chissà quale epsressionismo russo, mai impresa fù più ardua! E a cosa finita e appesa, e tutt'oggi a distanza di un paio d'anni non sono soddisfatta di quel che ho scritto e che la gente leggeva. Ma ormai... va bè...
Ad ogni modo, questo spazio non è dedicato alle mie opere, (per quello c'è l'altro sito: http://alessiaromeo.blogspot.com/) ma a quelle più famose: delle quali si possono trovare pagine, libri e tomi di critiche famose nei secoli dei secoli, e con le quali non pretendo certo di mettermi in competizione... ma sulle quali, come si suol dire, anche io dico la mia. Mi sono chiesta: potrai mai interessare a nessuno al mondo quel che mi viene in mente guardando un quadro? Un mio ricordo da piccola, quella cosa strana là in basso a destra in quel quadro olandese del 300 che credo di aver notato solo io sulla faccia della terra e sulla quale mi sono fatta da sola congiutture interstellari, o se dico che secondo me la Monnalisa non è poi sto granchè e ne preferisco un'altro.... le risposte sono state innumerevoli. Le migliori sono state: va bè che non mi chiamo Achille Bonito Oliva ma un blog più un blog meno che differenza vuoi che faccia? E poi parlare di qualcosa che non siano concorsi in tv va sembre bene no? E poi cos'è? solo Sgarbi può dire che un'opera fa schifo? Ultima ma non ultima: scusate, avevo in mente questo bel titolo da un po' di tempo, era un peccato non usarlo! :)