domenica 15 novembre 2009

" Gli spioni "

Nella scuola dove insegnavo l'anno scorso, in una prima elementare, c'era uno di quei bambini così detti 'certificati', il che vuol dire che aveva sempre vicina l'insegnate di sostegno. Il problema di questo bambino, che chiamerò Tizio, era che non riusciva a stare fermo in generale, girava in continuazione per tutta la scuola e la maestra di sostegno, che chiameremo Caia, giovane e inesperta, non poteva fare altro che seguirlo a destra e a sinistra per la paura che non uscisse in giardino da solo e uscisse del tutto dall'istituto. Più di una volta ha mobilitato tutto l'istituto perché si nascondeva nei posti più insospettati e quando lo chiamavi mica ti rispondeva! Seminava il panico spesso e volentieri. Quest'anno, che sono tornata ad insegnare nella stessa scuola, ho rivisto Tizio in classe seconda ma l'insegnate di sostegno è cambiata. E' una signora con esperienza pluriennale in sostegno di bambini con diversi disturbi e problemi e che c'è sempre stata in quella scuola, la maestra Sempronia. Le chiedo: "Senti come va quest'anno Tizio con te?” E lei: “Lo vedo bene, è contento, mi vuole bene, e gli ho chiesto ma non ti dispiace che non c'è più la maestra Caia? E lui mi ha risposto: No! Quella brutta spiona! Mi seguiva da per tutto!” - Uhahahahah!!! No comment !!! :) - Lui vagava per la scuola cercando di seminarla, lei ovviamente lo seguiva per il suo bene e lui invece si sentiva perseguitato! Questo per dire i diversi punti di vista no? Altro punto di vista è quello del tradimento. Ponendo che: A e B sono amici, A è fidanzato/a o sposato/a con C, A sa che B tradisce C con D, A deve dirlo a C ?? Il triangolo diventa un quadrilatero. Della serie: Iago ha detto ad Otello che Desdemona gli fa le corna con Cassio! Se A è assolutamente sicuro di quel che dice, cioè del tradimento avvenuto, allora secondo me sì, lo deve dire a B, proprio in nome dell'amicizia e solo in nome di quella. Sì ma voi vi chiederete cosa c'entrano la scuola e Cassio e Desdemona e tutto l'afabeto con la Storia dell'Arte. C'entra eccome se c'entra!

Nella storia dell'arte infatti abbiamo un magistrale esempio di spione nel dipinto di Velazquez qui sotto del 1630 intitolato 'La fucina di Vulcano', sottotitolo: Apollo comunica a Vulcano il tradimento di Venere con Marte; ribattezzato da me medesima: "Ma nooo! Ma perché sei andato a dirglielo?!?!". Entriamo nel vivo: guarda Apollo come arriva tutto scintillante e come si pavoneggia a petto in fuori finché con una sola frase a quell'altro gli sta facendo cadere la faccia per terra davanti a tutti i suoi subalterni!! Ma perché sei andato a dirglielo? Vulcano rimane trasecolato, gli altri restano con un palmo di naso e nella fucina cala improvvisamente il gelo tanto che l'altoforno alle loro spalle diventa una piccola grotta di superman al Pole Nord! Ma benedetto Apollo! Prendilo da una parte e diglielo con un po' di tatto no? Siete fratelli no? Fratellastri a dir la verità... e sei andato a dirglielo perchè anche se tu sei più bello resti sempre figlio illeggittimo? Invidioso! Perché in fondo ti rode perché Venere la volevi tu e invece ha scelto Marte? E se invece glielo stai dicendo perché siete amici abbassa quel ditino prima che lui te lo spezzi dalla rabbia, e per l'amor di tuo padre togliti quell'alloro dalla testa che lo sappiamo già di chi sei figlio! Dopo lo shock Vulcano giustamente grida Vendetta-Tremenda-Vendetta! Anatema su di voi! E adesso ci vanno di mezzo tutti, così alla cieca, anche Amore/Eros/Cupido che dir si voglia... (a sinistra 'Venere e Marte sorpresi da Vulcano' - Padovanino) Ma va bé diamoci tutti una calmata, cerca di ragionare. A parte che le corna fanno male a tutti, siamo d'accordo, ma pure tu, Vulcano, voglio dire, di che cosa ti meravigli? Ma hai visto quant'è figo Marte? Fisico statuario, elmo, scudo, mantello! E' un bronzo di Riace! E' bello anche quando sta seduto e non fa niente! E poi lei, quella è bella, è la Marlyn Monroe dell'antichità; e Marte rappresenta la virtù, la forza della natura e della gioventù, a lui è dedicato il mese della fertilità, non so se mi spiego... e lascia stare che poi l'hanno relegato a semplice dio della guerra come Attila flagello di dio, ma diciamocelo: tu, caro Vulcano, non è che sprizzi charme da tutti i pori come Marte, piuttosto potresti essere l'antenato del gobbo di Notre Dame! Sempre in sta fucina, al buio, con tutti i fumi tossici, sporco di fuliggine, coi calli, le bruciature e il sudore. E'! e poi si sapeva fin dall'inizio che era un matrimonio combinato solo perché eri figlio di chi eri figlio (pure tu come Apollo) e Marte no! Come dice il Grande Lebowsky: “Giovane moglie da esibire... per usare un'espressione dei nostri tempi... insomma queste cose si pagano...” Alla fine però in questa storia quel che non è chiaro è perché Apollo ha fatto la spia, forse aveva ancora il dente avvelenato per quella storia di Dafne e pensava 'se è andata male a me che sono il figlio di Zeus, per Giove!, non vedo perché non deve andare male anche a lui che non è nessuno ed è pure brutto!' Può essere un movente... Insomma la storia finisce che Vulcano giustamente si vendica, ma di chi si dovrebbe poi vendicare mi pare sia prima di tutto Eros: quello combina più danni che utile... e Apollo appunto ne sapeva qualcosa. Ma se vai da lui a chiedere conto è inutile, ti dice: "Bella forza prendersela con un bambino! Io stavo solo giocando col mio arco!” ti gira le spalle e dice: “Dai giochiamo all'impunito che vola via e al cornuto che cerca di farsene una ragione!" e spicca il volo canticchiando alla faccia tua "più bella cosa non c'èèèè..."

domenica 8 marzo 2009

La speculazione artistica

Speculazione: il senso del termine usato in ambito filosofico è di "produrre conseguenze da una asserzione priva di solida base"; in ambito economico invece: ."..se l'operazione speculativa avrà esito positivo, cioè produrrà un profitto, nel caso contrario si avrà una perdita"; invece per quanto riguarda il contenuto e il senso ultimo di questo post che man mano capirete, io andrei ad usare il termine meno altezzoso di approfittazione artistica. Approfittare: trarre profitto, trarre indebito vantaggio, abusare. Tanto il senso ultimo non cambia. Io col termire approfittazione ci abbinerei anche la parola rispetto... e poi capirete anche questo... La mia riflessione mi si impose addosso come una secchiata d’acqua, un giorno, in quel di Dublino, nello shop della National Gallery. Ma andiamo con ordine. Avete presente Klimt? Gustav Klimt, 1862-1918, anima e corpo della Secessione Viennese si potrebbe dire no? Suoi compagni Egon Schiele, Joseph Maria Olbrich e altri che come al solito restano ignoti al grande pubblico. Io credo che tutti o la maggior parte delle persone riescano a riconoscere un disegno di Klimt anche se magari lì per lì gli sfugge il nome o il periodo, e va bè. Degli altri secondo me gli sfuggerebbe sia il nome che la collocazione storica, e va bè anche questo. Ma perchè tutti riconoscono solo Klimt? Perchè a mio avviso, e anche ad avviso di molti altri, Klimt ha avuto la fortuna (postuma ovviamente), o la sfortuna non si sa, di essere usato, riciclato, trattato e bistrattato a più non posso in tutti i modi possibili immaginabili. Mi riferisco ovviamente ad arredamenti e decorazioni vari. Io credo che nell’80% degli studi medici privati, studi di architettura e decorazioni d’interni, studi di avvocati o notai, o ristoranti di lusso, non si possa non trovare messo lì dietro la scrivania o nella sala d’ingresso o d’aspetto un Klimt! Uno qualsiasi ovviamente. E provate a darmi torto. Ma perchè? I critici potrebbero dire per le sue innegabili qualità di sensualità e leggerezza, mai volgare, per i colori brillanti eccetera eccetera, ma io ho il vago sospetto che non sia così. Vi porto qui a finco un esempio di come le sue opere siano usate nei modi più disparati. L’ho trovato stampato su una tenda ma non ho messo la foto qui perchè sol riflesso della luce non si capiva un granchè, qui lo vedete spalmato su una sedia, e poi addirittura su un frigorifero! Ho capito la decorazione, la nobilitazione degli oggetti di uso comune (che a questo ci avrebbe già pensato il Bauhaus) ... ma Klimt su un frigo!? e quanto lo dovrei pagare scusa? Permettememi una citazione: “La faccenda puzza come un’aringa marcia!”. Detto ciò, vi stupirete, ma in questo post non è di Klimt che voglio parlare. C’è uno a cui è andata peggio che ritrovarsi su un frigo o su portaceneri di Murano! Il nostro amico Vincent! Sì poverino, proprio lui, Van Gogh. E dire poverino è dire poco! ma non per il pupazzetto che vedete qui a fianco che tutto sommato è anche simpatico! Ma per altri motivi: a parte essere stato considerato in vita un pazzo fallito in preda alle allucinazioni peggio di Ligabue, dopo essere sklerato dopo essersi sentito tradito dall’amicizia con Gauguin al punto di tagliarsi l’orecchio, essere quindi davvero morto come si suol dire ‘povero e pazzo’... bè come se tutto questo non bastasse... c’è stato qualcuno che è riuscito in un sol gesto, a buttare nel baratro, per non essere scurrile (e qui riprendiamo la parola d’inizio approfittazione!), la sua riabilitazione postuma, le più alte quotazione delle sue opere raggiunte alle aste! Come per esempio un quadro semi sconosciuto come ‘Il bambino con l’arancia’, battuto per più di 20milioni di euro. ...Ma chi? Chi? Cos’ha fatto?? Tenetevi forte: quel pomeriggio, alla National Gallery, guardando quell’oggetto, ho sentito pietà! Una tazza, con stampato sopra il ritratto con sfondo azzurro, la quale tazza, col calore del liquido caldo introdottovi, faceva scomparire l’orecchio sinistro. ... :( Veeeery baaad !!! Di solito questi trucchetti sono usati per i disegnini di donnine a cui spariscono i vestiti delle parti intime... ma MAI usato per una cosa così bassa! Daaaaaaai !!!!! Questa sì che è speculazione artistica! Questo sì che è approfittarsi delle disgrazie altrui per trarne profitto! :( Che tristezza :( E poi in tutto ciò c’è anche un’accorgimento subdolo: perchè un ritratto con l’orecchio tagliato fasciato esiste già, se l’era fatto lui stesso, ma ovviamente se avessero stampato quello sulla tazza non si poteva fare il trucchetto della sparizione dell’orecchio! E la tazza avrebbe venduto molto meno! Ovvio no? Quindi hanno scelto un ritratto dove l’orecchio in questione c’era ancora! Come dire ‘in previsione di’ quello che gli sarebbe successo. ... :( ... Peccato che, o per fortuna, non ho trovato immagini in rete della tazza da allegare qui; ma per fortuna invece sta volta senza dubbi, l’ultima volta che ci sono andata lo stok di tazze non c’era più. Ma un dubbio mi assale: le avranno vendute tutte a gente senza scrupoli, o sono state tutte invendute per merito della coscienza di gente come me? ...Ho trovato invece queste qui a fianco, tazzine da caffè vangogghiane che sono abbastanza dignitose... Un po’ di rispetto dai!

martedì 3 febbraio 2009

'Diamo a Cesare ciò che è di Cesare!'

Premetto subito che parla una che, come si dice al giorno d’oggi, viene da dark. Al tempo mi ci sentivo proprio parte, soprattutto perchè c’era una filosofia di vita sotto che si rifletteva poi in un atteggiamento esterno. Ero giovane quando coniai questo detto di cui vado fiera tutt’ora: "il punk si agita per tutto, il dark non si scompone per niente." Andando avanti negli anni, non so cos’è successo, sono cambiata, maturata, cresciuta, o semplicemente me ne sono fatta una ragione, insomma ne sono uscita senza però mai rinnegarlo e soprattutto sempre condividendo i punti più fondamentali e intimi. Dal di fuori, ma con la consapevolezza di chi parla con cognizione di causa, ho seguito tutte le successive evoluzioni di tale moda senza mai aderire a nessuna. Premessa numero due: Io sono del '77 quindi il dark che seguivo io era negli anni ‘90 il quale non era già più l’originale, ma solo il primo revival. Anche se non lo chiamerei proprio revival, perchè non era proprio tornato di moda, eravamo pochi a dir la verità a non cedere all'altro tipo di depressione/esasperazione del grunge. Non era come il revival degli Abba di adesso, ci siamo capiti. Comunque... la perplessità di questo post -nel quale mi dilungherò un po’ ma l’argomento mi sta particolarmente a cuore- o chiamiamola riflessione estetico-morale-filosofica, nasce da un bisogno di mettere i puntini sulle i riguardo quella che vuole soppiantare, o sembra aver soppiantato, o superato o evoluto il buon vecchio timido dark (il quale infatti is not dead, a differenza del punk). In poche parole io ce l’ho con i Goth! Avete presente no? Se non ne avete mai sentito parlare basta scrivere su wikipedia ‘moda gotica’ o peggio ancora ‘goth’ giusto per darsi un tono. Ecco io questa gente non la sopporto per un semplice fatto di correttezza o coerenza, non saprei come chiamarlo, per non dire ignoranza. Non sono qui a discutere i principi primi o ultimi fondamentali (che comunque dubito esserci) di questi personaggi goth, non mi interessano a priori quando vedo già in partenza la questione è confusa, per non dire completamente sbagliata. Vi spiego: avendo presente come vanno in giro vestiti questi personaggi dei fumetti (perchè altro non sono, e non li definisco così a caso), mi domando e dico: e dove sarebbe il ‘gotico’ scusa? Questa gente, chi ha creato questa moda e l’ha battezzata gotich o goth che dir si voglia, che dovrebbe prendere le mosse dallo stile gotico, dico questa gente ha la minima idea di cosa era il vero gotico con la G maiuscola? Cioè la vera corrente artistica, quella che inizia a metà del 12sec in Francia, in Italia verso la fine del 14sec e che ne dura almeno almeno altri 3. Quella quella! Quella di gente come Pisanello e Paolo Uccello (a sinistra la prinicipessa di 'San Giorgio salva la Principessa dal Drago') per dirne due (a destra sfilata in abito d'epoca). Ne sapevano qualcosa quando hanno deciso di dare questo appellativo a una moda del genere? Secondo me NO! Tutto parte da un’errata concezione, o uso comune errato, di vedere o pensare al Gotico come tempo oscuro di magie mostri, forze occulte, messe nere, satana eccetera eccetera. Insommna tante cose che ti danno una brutta sensazione di buio, nero, basso, angusto e cattivo. Ho una notizia per i miei amici goth... il gotico, questo sconosciuto, era tutto teso all’innalzamento verso la luce! Luce dalle vetrate, e giochi di luce dai loro colori. (vedi destra... li vedi i colori?) È sì cari miei! Ora suppongo, e non ho ragione per non farlo, che questa gente sia ignorante in materia, ma dico: non bisogna mica essere Achille Bonito Oliva per sapere qualcosa di storia dell’arte, per il volgo c’è wikipedia, usatela no? Digitate ‘moda goth’ e ‘periodo Gotico’ in due ricerche diverse, leggete, e ditemi quante affinità trovate! Siccome la più grande espressione del gotico è stata nell’architettura, vediamo di farvi capire con alcuni esempi, direi lampanti, e qui mai il termine fu usato meglio a dispetto dei nostri bui amici gotthici! -I gotthici, ormai ho deciso che li chiamo così, per distinguerli dai veri Gotici , cioè quelli che vissero veramente quella ‘moda’ nella loro contemporaneità! - Guardate l’immagine qui a sinistra, direi che parla da sola! La cattedrale di Beauvais, ufficialmente Saint-Pierre de Beauvais, è uno dei più celebri esempi di architettura Gotica. Rimasta incompiuta, venne costruita con l'intento di erigere nella cittadina di Beauvais la più alta chiesa cristiana in assoluto. Io non ci vedo niente di angusto (la più alta) e cattivo (cristiana, a prescindere dalla tua religione). Ma se questo esempio non vi bastasse, bè digitate ‘immagini cattedrali gotiche’... un elenco di nomi e di immagini qui sarebbe impossibile nonchè inutile. Primo ultimo e non ultimo il nostro duomo di Milano.

Ma torniamo a parlare un po’ di questa moda cattivissima e vampiresca dei gotthici. Confrontiamo. Anche qui direi che le immagini parlano da sole... a sinistra vero vestito dell'epoca in un afrresco, a destra un'esponente contemporanea....
ma MAGAAARI FOSSI GOTICA FIGLIA MIA! Vuoi mettere l’eleganza del vero gotico 2e3centesco! Mai visto un ritratto di dama del tempo? Non vedo nessun rossetto e unghie nere, corna, pircing e ragnantele, calze a rete strappate e borchie. Ma per favore dai! Forse le uniche cose che c’entrano sono i guanti ma certo non a rete strappate! A un certo punto verso la fine degli anni '90, quest’associazione carnevalesca dei gotthici prende diverse strade. Le più inconcepibili, o inconciliabili con la parola ‘gotica’ sono il CYBERgoth (che se ci pensi è una contraddizione in termini!) di cui la rappresentante nella foto, e il FETISHgoth (una cosa è il fetish – e qui ci sarebbe da fare una ulteriore distinzione tra fetish e oggetto feticcio- il sado e il bondage altro è il gotico, perchè uno a cui piace il fetish non può essere colorato? Non può avere come oggetto feticcio una banana di peluche leopardata? Deve avere solo croci?). Poi c’è il VAMPIREgoth, il quale tutto sommato sarebbe anche il più decente (a volte addirittura elegante) dei tre sopra, e che è un po’ anche lo stile di Marylin Manson in alcuni video, cilindro o cappello gessato, monocolo, bastone, giacca lunga dietro. E sai perchè risulta sopportabile? Perchè questa vampiregoth deriva dalla Elegant Gothic Aristocrat dello stilista e musicista Mana, (Jappone, 1999) che si basa sul connubio tra moda aristocratica e moda gotica. Cioè vuol dire che è stata pensata e fatta da una ricerca di gente del mestiere. Questo stile, secondo me, sembra essere il più sensato, anche perchè se ci rifacciamo a storie di vampiri il famoso conte Vlad visse proprio in quel periodo (1431-1476) ma resta il fatto che dubito fortemenete che il conte e i suoi contemporanei scadessero in eleganza come i loro posteri goth, per non dimenticare che stiamo parlando di esseri –vampiri- di fantasia! Insomma per concludere io vorrei che fosse fatta giustizia, che sia ridata eleganza ad un termine che lo merita e non che sia bistrattato così. Ma allora come definire i nostri amici gotthici ormai orfani? Io direi meglio che sono degli ‘altomedievali’ o addirittura dei romanici! NON che i ‘romanici’ si vestissero in quel modo, ma se dobbiamo restare in tema di scuro e oscuro... esempio lampante anche qui architettura delle chiese ci viene in aiuto, le romaniche erano anche più buie di quelle paleocristiane perchè mancavano di grandi vetrate, i tetti erano bassi, addirittura avevano arcate cieche e fori-finestra finti. ‘Prima dell'VIII secolo si può inquadrare l'arte altomedievale nello studio delle produzioni artistiche delle popolazioni barbariche, tra le quali assume un particolare rilievo l'arte longobarda.’ Andate a farvi una cultura almeno solo di immagini. Ultima cosa sempre riguardo la moda nei vestiti goth... Confrontiamo: a sinistra abito confezionato su modelli dell'epoca . Prego notare l’eleganza della vita stretta (sia qui che sopra) del piccolo strascico a volte, lo scollo e le maniche da aderenti a svasate. E quest’altro a destra? Gooooth, molto goooth certo.... immaginatelo con dentro una ragazza col rossetto nero, calze a rete strappate, capelli rasta neri tirati su a forma di corna, o lisci davanti agli occhi, croci al collo, scarponi con borchie e borsetta col teschio di Jack Skeleton... ma guardatelo bene, il vestito in sè... ... se fosse bianco o di un altro colore, o a righe colorate - perchè i colori esistevano già è! non esisteva solo il nero- chi se lo metterebbe? Neanche un’abajour nel peggiore barocco!... Devo dire altro?