Giorni fa mi sono lasciata convincere a vedere ‘Il codice da Vinci’. Più che altro per necessità perchè non c’era altro da vedere... non è che smaniassi dal vederlo e non so perchè, anche con tutta la pubblicità che hanno fatto mi è passato inosservato... e poi nel frattempo avevo raccolto pareri discordati: il mio ragazzo ha letto il libro e gli è piaciuto, non mi ricordo chi aveva criticato il fatto che ‘un film che parla di Leonardo da Vinci e non c’è una scena girata in Italia!’ (va bè critica criticabile questa), qualcun’altro aveva visto il film e gli era piaciuto altri no, va bè de gustibus non est disputandum e alla fine l’ho visto anch’io. Nelle scene iniziali soprattutto si vedono delle stanze del Louvre con molte opere che effettivamente si torvano lì. Premetto che non sono mai stata al Louvre e nemmeno a Parigi, ma ovviamente prima o poi nella vita ci devo andare; vedi Parigi e poi muori... (come Napoli no?). Il weekend scorso una mia collega c’è andata. Dialogo: collega1: I’v been in Louvre! Collega2: have you seen the Monnalisa? Collega1: yeees! She’s amazing! Collega2: did she smile at you? ...ah ah :) . chiusa parentesi. Torniamo al Codice Da Vinci. Qui mi tocca aprire una parentesi di critica cinematografica: Sarà perchè l’ho visto in lingua italiana che ne so, ma la protagonista femminile era meno espressiva di Dana Scully nelle prime due serie di X-Files. L'espressione che vedete nella foto in alto è pressochè la stessa per tutto il film! E attenzione! Lei è quella in basso a destra, non quell'elegante signora alle sue spalle, che, anche a distanza di secoli, almeno accenna ad un sorriso! Il muro del pianto è più espressivo. E poi l’ ignoranza in generale della protogaonista lasciava senza parole. Come quella volta che alle scuole superiori una mia compagna di classe ha avuto il coraggio di dire nell’interrogazione di storia dell’arte ‘Bruno Elleschi’ invece di Brunelleschi... Filippo. Io ho sgranto gli occhi e mi vergognavo x lei, invece fossi stata la prof sarei svenuta credo. Comunque torniamo alla protagonista del film... Ti concedo che puoi non sapere del dettaglio della mano in più e della persona ‘femminile’ nel quadro dell’ultima cena, perchè è un particolare che il turista, il profano, l’ignorante in materia diciamo, non sa, non se ne accorge, e interpreta il quadro in modo precostituito cioè da quello che il titolo dice, cioè una cena di soli maschi. Ma ammesso e non concesso che tu possa non sapere dell’esistenza delle Crociate, e che esistono anche i Vangeli apocrifi, o che tu lo sappia magari non sai che lasciano intendere che Maria Maddalena fosse ‘ l’amante’ o compagna di Gesù, ma ripeto ammesso e NON concesso, perchè vuol dire che altro che collegio, hai vissuto in un’isola deserta, e se hai vissuto in’isola deserta come fai a fare la polizziotta o que che è a Parigi?? comunque... quando il super docente delle Sette e dei Templari spiegava la storia del Santo Graal e di Maria Maddalena eccetera questa cadeva dalle nuvole in picchiata come un boing747 in avaria ... Ora io dico una cosa: dato che l’ambientazione del film è contemporanea, e la ragazza nel film è giovane, avrà attorno ai trenta non so, io mi domando e dico: ma a scuola, ovunque tu le abbia fatte, mai sentito parlare delle Crociate? Mai visto un film che ne so sul medioevo, o su Gesù di Nazaret dove c’è Maria Maddalena? O mai visto nememno India Jones e l’ultima crociata che parla del Santo Graal?? O La leggenda del Re Pescatore con Robin Williams e Jeff Bridges? Insomma qualcosa di storico culturale o un qualsiasi film che si rifesce a qualcosa del genere in cui possano centrare le crociate o la religione, Mha!... Certo noi italiani siamo più fortunati, non possiamo non saperlo, perchè il nostro San Francesco d'Assisi è stato anche cavaliere nelle crociate, e va bè questo te lo dice la suora alle elementari... ma tu, dico io, inglese o francese che tu sia, ma come fai a non averne neanche mai sentito parlare?? mha! Tra un po’ risolvevi il cubo di Rubik a tre anni... mha!... Comunque dicevo, a parte l’abbacinante ignoranza della ragazza, il film è una specie di polizziesco-caccia al tesoro europeo intrigo internazionale e delirio mistico religioso, e finisce al punto di partenza. E va bè, a parte che a me i gialli e polizieschi personalmente non piacciono, non mi dilungo oltre e arrivo al punto in cui vi spiego il perchè alla fine questo film non mi è piaciuto. A un certo punto, verso la fine, dove si vede un consiglio di cardinali che credo fossero in Vaticano, ma non è detto, insomma nella grande sala, cosa c’è alle spalle del tavolone per dare un tono all’ambiente? La ‘Cattura di Cristo nell’orto’ del Caravaggio del 1601. ... Stupendo e maestoso. Dà lustro alla stanza... e siccome penso siano in Vaticano con molta probabilità uno lo prende per l’oroginale, perchè dovrebbero avere una misera copia? Ci sono tutti gli originali ai Palazzi Vaticani... Caravaggio ha lasciato altre stupende opere a Roma... insomma sì pensi è lì perchè è sempre stato lì, fin dall’origine appunto. Anzi nemmeno te lo chiedi sarà originale, come quelle che hai visto prima al Louvre... Peccato che questa magniloquente opera sia alla National Gallery of Ireland a Dublino (Ireland che è abbasta distante da Roma no?) Lo so perchè in questi mesi mi torvo proprio a Dublino e sono andata più volte ad ammirarla dal vivo e direi che vale la proprio la pena di un viaggio fin qui. Per me è la miglior opera di tutto il museo. Io l’ho vista più volte (perchè fortunatamente qui i musei sono gartis), a 5 centimetri di distanza e senza vetro davanti, e vi giuro che resto sempre incantata. Quasi come i quadri di Vermeer che sono subito dopo, peccato che quetsi sono piccoli. Comuqnue tornado al Caravaggio magari pensi: bè va bè, magari prima era in Vaticano e poi l'hanno portata a Dublino, può essere. NO invece che non può essere! Prima quando? Vi ricordo che il film è ambientato nei giorni nostri, 2006, ma questo quadro (per anni attribuito a tale Gherardo delle Notti) era in possesso dei Padri Gesuiti di Dublino fin dagli 30 del nostro secolo, donatogli da una vedova con la suddetta attribuzione. I Gesuiti stessi poi in tempi recenti lo 'prestarono' stabilemente alla Nationa Gallery della città. Mi dispiace ma questa svista del regista o chi per lui non si può accettare se fai un film in cui tratti d'arte in un modo o nell'altro! Come dire 'io in salotto ho un Van Gogh del 1895' quando lui è morto 5anni prima. Quindi: già il film non mi stava dicendo granchè, poi ho riconosciuto questa ‘errata collocazione’ chiamiamola così, e in più alla fine del film quando Tom Hanks se la fa a piedi dall’hotel fino al Louvre (che mi hanno detto essere molta molta strada!) in pigiama e in ciabatte, ho pensato ‘va bè, visto anche questo, next please.’ ...L’unica cosa che mi ha destato interesse in questo film è quasi alla fine: la chiesa di Rennes-le-Château, in Scozia, di cui non avevo mai sentito parlare, e che mi piacerebbe andare a visitare prima o poi.
Vi farò sapere... .
Vi farò sapere... .
2 commenti:
Per quanto riguarda il film, sono d'accordo con te: l'insipienza della protagonista femminile, poi, trascina con sé anche lo spaesato ToM Hanks. Una cosa che mi fa arrabbiare è il titolo del film (e prima ancora del libro): nei paesi anglosassoni usano il "genitivo di provenienza" come se fosse il cognome del personaggio. Noi l'abbiamo sempre chiamato semplicemente Leonardo (anche perché il cognome non ce l'aveva), essendo Vinci il borgo toscano in cui nacque. Secondo Dan Brown, invece, da Vinci diventa "Da Vinci" e viene usato come un cognome. Sarebbe come se per indicare San Francesco, lo chiamassimo il D'Assisi!
A proposito di strafalcioni scolastici (v. Bruno Elleschi), una venticinquina d'anni fa, quando frequentavo le medie ricordo il prof. di educaszione artistica e disegno che domandò a un mio compagno di classe "M., quando sono vissuti gli antichi Egizi?" e lui: "Nel 3000!". Al che il prof.: "Avanti o dopo Cristo?" e il mio compagno: "Hmmm... dopo!"
Alè sei troppo forte mai fatto ammazzà dalle risate, mi hai tirato su il morale, grazie..
Ma cometi vengono queste riflessioni?
Dario
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